Conte, perché anche l’archiviazione non esclude il deferimento per omessa denuncia

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Conte ha aspettato l’8 dicembre per rientrare, dopo che la società per ovviare all’assenza dell’uomo in più aveva affidato la catechizzazione dell’attesa prima a Massimo Carrera e poi a Angelo Alessio (a sua volta squalificato fino al 15 ottobre scorso).

Fremeva, il capitano. Fremeva anche alla vigilia di quella conferenza stampa agostana che ha espresso con l’alchimia potente della parole l’ordine assurdo delle cose, i paradossi di un sistema in cui l’onere della prova è a carico dell’imputato. Lo ribadisco, perché la chiusura delle indagini della Procura di Bari – guidata da uno dei massimi esperti di riciclaggio in Italia, Antonio Laudati – ha sancito l’archiviazione per il tecnico salentino che riferì in caserma a Monopoli la sua versione dei fatti, interrogato sullo scempio delle combine baresi.

E’ stata archiviata anche la posizione di Andrea Ranocchia, all’epoca in piena ascesa in un Bari che vantava giocatori dello spessore di Leonardo Bonucci, Cristian Stellini. O Jean Francois Gillet. Dal punto di vista penale, non ci sono ulteriori motivi di ansia almeno su quel fronte perché da Cremona si attendono i risultati delle indagini, prorogate dietro richiesta del pm Roberto Di Martino. Indagini che comprendono anche il nome di Conte.

Ma quegli atti sono già a Roma, negli uffici di via Po chiamati ad a esercitare una giustizia, quella sportiva, che prevede sanzioni disciplinari e si sviluppa su un piano di tutt’altra fattura.

Ciò che per il penale non costituisce reato, può esserlo secondo il codice di giustizia sportiva. Il nome dell’allenatore della Juventus compare diverse volte negli atti del secondo filone d’inchiesta della procura di Bari per quanto riguarda le partite di serie B Bari-Treviso 0-1, del 10 maggio 2008, e Salernitana-Bari 3-2, del 23 maggio 2009 quella della famigerata scatola riempita di banconote e del rituale nello spogliatoio.

Il pm titolare dell’inchiesta, Ciro Angelillis, ha notificato agli indagati l’avviso di conclusione delle indagini che precedono le richieste di rinvio a giudizio. A questo punto i documenti prodotti vengono trasmessi alla procura federale che valuterà se i tesserati coinvolti (sottolineo tesserati) hanno commesso o meno reati sportivi e procederà qualora dovessero sussisterne i presupposti e chiederà gli eventuali deferimenti.

Conte, che non è in alcun modo indagato a Bari ma è un semplice testimone, potrebbe rispondere davanti alla procura della Figc di omessa denuncia: il medesimo reato che gli è costato la precedente squalifica a quattro mesi per Albinoleffe-Siena. Ma si sconfina nel campo delle ipotesi: Palazzi e i suoi dovrebbero rilevare elementi atti a sostenere il deferimento per omessa denuncia per quegli incontri alterati e procedere a un nuovo processo che, stando a quanto riferiscono Repubblica e Gazzetta, per ora è un’ipotesi.

Per Ranocchia, lo scenario risulta simile: dimostrata l’estraneità del giocatore che non ha ricoperto alcun ruolo attivo da cui l’archiviazione, tocca capire che ne sarà di lui sul versante disciplinare. Se, anche per il difensore dell’Inter, la procura procederà al deferimento per omessa denuncia come fu per Conte. Con tempi da valutare, come sempre. D’altronde questa stagione si è avviata viziata da un processo che ha squarciato un pietoso velo di Maya sulla rete di scommesse illegali a livello internazionale e prosegue con un Napoli penalizzato di 2 punti e il capitano, Paolo Cannavaro, condannato dalla Disciplinare a sei mesi per omessa denuncia. Un tempo era il campionato più bello del mondo.

Conte, perché anche l’archiviazione non esclude il deferimento per omessa denunciaultima modifica: 2013-01-08T23:51:51+01:00da elisdono

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